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MODELLAZIONE
PROCEDURA GUIDATA DI INPUT PARAMETRICO
La procedura di creazione del modello è semplificata, grazie alla presenza di un input parametrico.
Il modello geometrico del ponte viene generato mediante un input di tipo parametrico, grazie ad una potente procedura guidata di wizard, che consente di assegnare, in maniera semplice e intuitiva, i parametri geometrici e la assegnazione del materiale di:
Sezione trasversale, con definizione dell’ampiezza di corsie, banchine, parapetti o eventuali spazi di separazione tra le corsie, tenendo conto della presenza di carico viaggiante (stradale o ferroviario) e dell’eventuale pendenza longitudinale del ponte ed inclinazione in pianta dell’asse longitudinale.
Pile e spalle, a sezione costante o variabile, caratterizzate da semplici parametri geometrici della sezione trasversale, l’altezza, l’allineamento rispetto alla campata del ponte, il materiale e le caratteristiche della fondazione, tenendo conto anche dell’interazione terreno-struttura delle terre ai fianchi di spalle e pile (spinta attiva e passiva).
Campate assegnando tutti i parametri che caratterizzano la geometria della volta (luce, freccia, sezione, etc.)
Profilo stratigrafico, anche con altezza variabile, dei rinfianchi e del riempimento gravante sulle volte del ponte, definendone la geometria e caratterizzandone il materiale.


GENERAZIONE DEL MODELLO COMPUTAZIONALE
INTERFACCIA TRIDIMENSIONALE PER LA GESTIONE DEL MODELLO
Editing del modello tridimensionale
Il modello (geometrico e computazionale) può essere editato grazie alla presenza di potenti funzionalità di editing 3D di cui l’interfaccia dispone, che consentono di:
- Creare, aggiungere e personalizzare gruppi di oggetti computazionali
- Disporre di filtri di visualizzazione
- Utilizzare viste piane e 3D, anche in multi-visualizzazione
E’ possibile modificare il modello computazionale utilizzando l’interfaccia 3D in qualunque momento, ad esempio:
- Editando il materiale di particolari manufatti costituenti il ponte (come muri d’ala, parapetti, pulvini, rinfianchi, riempimenti, etc.)
- Personalizzando le dimensioni degli elementi computazionali (coordinate nodali, spessori), per la modellazione di geometrie diverse
- Assegnando punti modello personalizzati


CARICHI E SCHEMI DI CARICO
LIBRERIE AVANZATE PER LA GESTIONE DEI CARICHI E DELLE COMBINAZIONI
Il software dispone di librerie avanzate, adeguate alle normative vigenti (NTC 2018 e UIC code 700), per ponti stradali e ferroviari, che consentono di definire i carichi secondo diverse modalità:
- Carichi di linea equivalenti (Line load). Nel caso di ponti ferroviari sono applicati in asse a ciascun binario. (schemi di carico secondo le UIC code 700).
- Carichi concentrati (Vehicle load) mediante l’inserimento di una distinta voce di carico elementare, su ciascuna ruota, associata ad una condizione di carico (schemi di carico secondo le NTC2018). Nel caso di ponti ferroviari sono applicati su ciascuna rotaia, in corrispondenza degli assi dei vagoni.


Definizione degli schemi di carico e distribuzione spaziale dei carichi viaggianti, mediante individuazione automatica delle:
- combinazioni di carico da traffico ferroviario o stradale, in accordo alla categoria di carico;
- posizioni assunte dal carico sul manufatto, tenendo conto del numero di corsie presenti nella sezione del ponte e del verso di percorrenza.
E’ possibile inoltre:
- disporre di una libreria di schemi di carico in linea con le distribuzioni spaziali dei carichi previste dalle UIC code 700;
- creare nuovi schemi di carico, definiti dall’utente.

ANALISI
SOLUTORE NON LINEARE AVANZATO BASATO SU UN APPROCCIO DI MODELLAZIONE INNOVATIVO
E’ possibile effettuare in tempi contenuti, grazie al basso onere computazionale, le seguenti procedure di analisi:

Analisi nonlineari per carichi viaggianti
POST-PROCESSING
- visualizzazione della configurazione deformata a collasso, per ogni distribuzione dei carichi da traffico veicolare (ferroviario o stradale);
- mappe di danno, che forniscono le distribuzioni di spostamenti, tensioni e danneggiamento;
- curve di capacità sismica;
- definizione di punti di controllo e/o gruppi di elementi per la visualizzazione della risposta in termini di forze, spostamenti, tensioni e deformazioni;
- linee di influenza del moltiplicatore dei carichi di collasso, al variare della posizione dei carichi viaggianti;
- esportazione dei risultati numerici in formato excel, e dei grafici in diversi formati immagini (jpg, png, gif, …);
- esportazione (oltre che l’importazione) del modello di calcolo in formato dxf;
- verifica di sicurezza agli SLU, mediante la determinazione del minimo valore del moltiplicatore dei carichi di collasso, e confronto con il coefficiente di amplificazione dinamica dei carichi.

Esempio di Analisi pushover in direzione longitudinale – Mappa degli spostamenti
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